Un altro libro per me davvero importante. Scritto da Renato Ronco, Blu edizioni, 144 pp., prezzo euro 12,50. L'ho letto l'anno scorso, mi ha insegnato moltissimo, molto più di altri libri sul giardinaggio che ho visto costantemente nelle classifiche dei best sellers, ma che a mio parere sono solo carta straccia: testi che vendono molto perchè dietro hanno una raffinata macchina commerciale che li sostiene, e basta.
Intanto, il titolo: il giardino delle regole infrante. Forse chi l'ha scelto voleva rendere il libro più appetibile dandogli un titolo con un certo che di trasgressivo: se così è stato, secondo me non ce n'era bisogno, perchè in realtà si tratta semplicemente (ma non è poco) del "giardino che va contro i luoghi comuni". Tutto il libro, scritto volutamente in uno stile piano e semplice, quasi colloquiale, in prima persona, illustra una serie di consigli di coltivazione sui tipi di piante più disparati, quelle più amate dall'autore stesso: bambù, felci, ninfee, cornus da fiore, papiro, ecc. Ronco mescola i consigli che lui confessa essergli stati tramandati da suo padre a quelli che gli detta la sua vasta esperienza di giardiniere. Quello che è fondamentale, è che tutto ciò che descrive lo ha provato "sul campo" (in tutti i sensi!), e non lo scrive perchè lo ha imparato a memoria, se non addirittura copiato, da un manuale.
Tra i vari capitoli, ve ne sono di quelli dedicati alle sue riflessioni sulla natura e sull'ambiente. Alcune, a mio avviso, straordinarie: un grande parco nazionale coltivato senza amore si può definire "bello"? l'edera è una parassita? veramente sono sconsigliabili le piante vendute nei supermercati rispetto a quelle dei vivai? e poi, una domanda un po' scottante: il mondo è sempre più inquinato o certe notizie sull'argomento sono solo una montatura? la risposta di Ronco mette in dubbio persino il ricorso scriteriato alle fonti rinnovabili come "via" per risolvere il problema dell'inquinamento.
Confesso che mi ha emozionato il capitoletto in cui Ronco racconta di quando ha tentato per la prima volta la coltivazione della Victoria Regia, una ninfea di grandi proporzioni. Descrive l'operazione passo per passo, e lascia il lettore in sospeso nell'attesa di scoprire alla riga successiva se il suo esperimento è riuscito. Raramente persino nei romanzi riesco a trovare pagine così coinvolgenti.
Concludendo, tenete bene a mente uno dei più bei consigli di Ronco: "Si deve sempre provare". Non fidatevi di quello che vi dicono i manuali, se vale la pena o no dedicarsi a una pianta piuttosto che ad un'altra: provate sempre, magari vi va bene... è così che si diventa dei veri giardinieri.
Grazie Marta per la bellissima recensione.
RispondiEliminaComplimenti per il tuo blog, hai scelto una bella grafica, si “sfoglia” volentieri.
Renato
Grazie a te, è un onore che il primo commento di questo neonato blog sia tuo! spero che visiterai ancora queste pagine, così potrai darmi dei consigli su ciò che scrivo e che coltivo. A presto! Marta (ci ho messo due giorni per capire come rispondere a un commento)
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