Gennaio

NELL'ORTO

Pochi sono gli interventi richiesti all'ortolano in questo mese, in quanto la stagione rende il terreno difficilmente lavorabile, tranne in rari casi.
  • Dedicarsi alla progettazione dell'orto per la primavera, prevedendo le colture destinate a succedersi o a più di un raccolto (ad es. ravanelli);
  • controllare lo stato di conservazione degli ortaggi immagazzinati durante l'estate e l'autunno (patate, cipolle, aglio, zucche) ed eliminare eventuali elementi avariati;
  • se si hanno degli ortaggi protetti da tunnel e serre, nei giorni di sole aprire le serre per arieggiare ed evitare eccessivi innalzamenti di temperatura. Irrigare se strettamente necessario. In caso di neve, eliminare i cumuli che possono appesantire fino allo strappo i nylon;
  • semine (da effettuare in coltura protetta nel nord Italia e nelle zone climatiche più rigide): per tutto il mese, basilico, cicoria, lattuga a cappuccio e da taglio, melanzana, peperone, ravanello, rucola, valerianella. Nella seconda metà del mese, cetriolo, melone precoce e pomodoro;
  • solo se il terreno è asciutto, predisporre i cumuli per gli asparagi bianchi. Alla fine del mese, coprire con un tunnel, per proteggere le piante dalla neve e dalle gelate;
  • eseguire la raccolta delle varietà invernali di cavolo cappuccio, cavolo di Bruxelles, cavolo verza. Evitare le raccolte nei periodi più gelati;
  • pulire le fragole da foglie secche e stoloni. Diradare i germogli nelle piante più vecchie (tre anni) per evitare fioriture troppo abbondanti e di conseguenza frutti poco saporiti e piccoli. Proteggendo le varietà precoci con dei tunnel, si accelera la produzione;
  • se si dispone di una serra riscaldata e luminosa, seminare peperoni e peperoncini. Le piantine che nasceranno, una volta sviluppato un po' di apparato radicale, andranno trapiantate in tunnel freddo a metà marzo. Gli esperti consigliano le varietà Corno di toro, a frutto quadrato tipo Jolly giallo e Jolly rosso, Mogador, Zebo, Romeo;
  • acquistare le sementi per le piante aromatiche che si prevede di seminare a febbraio;
  • a seguito di potature di produzione negli impianti di pomacee (melo e pero), eliminare la legna di risulta attraverso la trinciatura. Il trinciato si riutilizza spargendolo al suolo;
  • sono di questo mese i nuovi impianti di drupacee e castagno (quest'ultimo solo nel centro-sud). proseguono le concimazioni del mandorlo, degli agrumi, dell'olivo (se saltata in autunno);
  • le potature degli alberi da frutto vanno eseguite solo se si è sicuri che non seguirano periodi di gelo. Diversamente, aspettare almeno il mese successivo.

IN GIARDINO

Anche in giardino i coltivatori sono relativamente tranquilli, in quanto poche sono le operazioni da svolgere, in genere di controllo e pulizia di serre, vasi e attrezzi.
gemme fiorifere di Camellia japonica Hagoromo
  • In cassone vetrato, o in serra riscaldata e luminosa, è possibile anticipare le semine di begonie, bocche di leone, fiordaliso, cosmea, calendula, cineraria, garofano, amaranto, girasole ornamentale, titonia, papaverino della California, papavero d'Islanda, petunia, salvia ornamentale. Si tratta di specie che non richiedono elevate temperature di germinazione;
  • se il terreno non è ghiacciato e non lo si è fatto d'autunno, è possibile concimare le erbacee perenni (ora a riposo) spargendo dello stallatico pellettato intorno ai cespi, ripuliti dalla pacciamatura. Finita la distribuzione, incorporare con una zappetta il concime al terreno e ricoprire di nuovo col pacciame. Le prossime gelate scioglieranno il concime, che alimenterà le piante per il resto dell'anno;
  • nel Nord Italia, la pacciamatura va conservata fino a metà marzo, mentre nel Sud potrebbe essere necessario verificare se diradarla per far respirare le nuove gemme dei cespi;
  • innaffiare le piante solo se le temperature non sono bassissime e se strettamente necessario; 
  • evitare le potature se c'è rischio di gelate successive;
  • proteggere le acidofile dalle nevicate e controllare lo stato di riposo di cactacee ed altre piante grasse.
NOTA BENE: Gli interventi suindicati riguardano perlopiù le zone climatiche del Nord Italia (Pianura Padana). Per altre zone della penisola, queste operazioni potrebbero essere anticipabili di due settimane o addirittura un mese.

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