sabato 11 gennaio 2014

Paradisi tirolesi

Se siete in cerca di nuove ispirazioni per il progetto del vostro orto 2014, almeno da un punto di vista estetico, e se avete voglia di saperne di più sulla storia degli orti nei secoli, vi consiglio la lettura di Sudtiroler Paradies orti di montagna, a cura di Michela Pasquali, ed. Linaria, 2012.


La stessa autrice di I giardini di Manhattan. Storie di guerrilla gardens, ed. Bollati Boringhieri, in collaborazione con altri studiosi come Werner Batzing, geografo tedesco, e Andrea Heistinger, botanica austriaca, in questo volume ci offre un'interessante panoramica sugli orti di montagna. Michela Pasquali ha avuto modo di conoscerli di persona, avendo trascorso l'infanzia e la prima adolescenza a Merano. E a quanto pare non li ha mai dimenticati.
Oggigiorno stiamo riscoprendo il valore della natura e del piacere di coltivare un orto. Nei nostri paesi sono sempre più diffusi gli orti-giardino, dato che gli spazi che abbiamo da dedicare al verde sono sempre più esigui e dividere il giardino, inteso come luogo decorativo e di puro piacere, dall'orto, ovvero il luogo in cui si coltivano piante destinate al consumo e non alla mera estetica, è una pratica che non ha più una ragion d'essere, o che solo pochi possono permettersi.
Non possiamo quindi rimanere indifferenti agli orti tirolesi, la cui caratteristica precipua è per l'appunto questa: sono orti-giardino, in cui piante officinali e "alimentari" sono coltivate assieme a quelle fiorite. Insalate, cicorie, piselli, cipolle, carote, si fanno compagnia con zinnie, tageti, cosmos, dalie, rose... Storicamente, gli orti tirolesi sono influenzati dall'esempio degli orti dei conventi (i giardini dei semplici). E, soprattutto, sono coltivati solo dalle donne.

fonte: www.compagniadelgiardinaggio.it

Dalla prima, nota per aver dato alla luce testi ampi e completi sulle scienze alimentari, botaniche e fitoterapiche, ovvero la badessa Hildegard von Bigen, considerata da alcuni la fondatrice della medicina tedesca, fino alle massaie tirolesi dei giorni nostri, sono proprio le donne le coltivatrici e le padrone indiscusse degli orti di montagna. "Mentre i giardini si sono evoluti secondo le mode e i gusti di ogni epoca, l'orto contadino ha sempre conservato le stesse caratteristiche, oggetto di tante cure, nel cuore della vita quotidiana" (p. 50). Gli orti alpini rispecchiano le attenzioni e le attività delle loro proprietarie, tanto che in queste zone è comune il detto "l'orto è come un biglietto da visita: come la donna, così il suo orto". 

fonte: www.hotelmarini.it
Gli orti tirolesi sono resistiti fino ai giorni nostri, anche se sono sempre più rari. Quelli "sopravvissuti" sono diventati luogo di incontro tra modernità e tradizione. E questo, grazie alla capacità "di adattamento" tipicamente femminile. "Oggi, pur rimanendo legate alle tardizioni e alla famiglia, le donne di montagna guardano al futuro. Lontane dagli stereotipi che le vedono legate esclusivamente al maso, offrono il loro fondamentale contributo alla valorizzazione del legame tra il territorio e i suoi prodotti e nella conduzione di piccole e medie aziende. Consapevoli del ruolo che svolgono nella tutela dell'ambiente e della biodiversità, si sono distinte in tutto il Sudtirolo nella promozione di nuovi corsi e iniziative importanti attraverso la nascita e lo sviluppo di fattorie didattiche, produzioni biologiche, agriturismi, coltivazioni di erbe officinali o antiche varietà di ortaggi" (p. 67).
Se gli orti tirolesi, da un lato, seguono il gusto e le necessità contemporanee di produzioni sane e biologiche, rispettose degli equilibri ambientali, dall'altro mantengono le caratteristiche di costruzione che li hanno resi famosi e inconfondibili. Prendete, ad esempio, le tipiche recinzioni in legno: lo Heimatpflegeverband Suedtirol, associazione per la tutela del paesaggio e della cultura rurale, ne ha classificate nove, tutte diverse, a seconda della forma dello steccato e di come esso è legato.
Ecco, proprio le recinzioni tirolesi potrebbero darvi ispirazione, per dare un tocco di bellezza semplice e familiare al vostro piccolo orto:

fonte: www.compagniadelgiardinaggio.it

Potete visitare un orto tirolese all'interno del "giardino di Sissi": ne ho parlato in questo post.
Se vi ho incuriosito e volete comprare questo libro, sappiate che su Ibs non si trova, quindi per l'ordine dovrete fare riferimento direttamente alla casa editrice. Io ho acquistato il libro alla libreria Athesis di Merano.

8 commenti:

  1. Bellissimi questi giardini-orti con questi steccati!

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    1. Magari sapessi costruirmene uno così (di steccato)!

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  2. Belli e preziosi esempi da seguire. Un'orto-giardino dà la possibiltà di godere dei frutti del proprio lavoro senza dover rinunciare all'estetica!
    PS: gli steccati sono davvero molto belli
    ciao

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    1. Sono proprio gli steccati che colpiscono, un orto tirolese non è tale se non è delimitato e recintato. Differentemente, da quel che ne so, dagli orti di campagna di cinquanta o cento anni fa.

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  3. Se non avessi dei vicini così s...... (parenti serpenti) piacerebbe anche a me un'orto recintato con lo steccato! Pazienza!

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    1. Carissimo, abbiamo un po' tutti quel problema lì! :-) Consoliamoci con le immagini dei libri e di internet!

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  4. sono in genere bellissimi e molto curati, se si pensa che il periodo per orto da loro dura poco

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