Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L'inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.
Avrete riconosciuto i famosi versi di Eliot, tratti da La Terra desolata. Un colpo di pioggia, un colpo di sole, Aprile fa diventare matto l'ortolano e allo stesso tempo gli regala le prime soddisfazioni. Ancora non c'è molto da raccogliere, ma le corolle aperte di tante piante ed erbette promettono di preparare la strada ai prossimi raccolti.
Nelle mie piccole aiole, le campanelle leggermente profumate del mirtillo americano (foto a lato della poesia) e il cespuglio della valerianella locusta nel massimo del suo fulgore, piena dei suoi minuscoli fiorellini bianchi (1 mm di diametro, cinque petali ciascuno piccini piccini):
La nuvola viola chiaro della santoreggia si sta progressivamente aprendo (foto a sinistra).
Le infiorescenze della sanguisorba, così poco appariscenti ma così produttive di semi (solo con l'anno successivo e la grande quantità di nuove piantine mostreranno quanto sanno diffondere e moltiplicare la specie) svettano ogni giorno più fiere; i fiori gialli del cavolo cappuccio lasciato lì dall'anno scorso fanno contrasto con l'azzurro delle foglie della pianta:
Le infiorescenze della sanguisorba, così poco appariscenti ma così produttive di semi (solo con l'anno successivo e la grande quantità di nuove piantine mostreranno quanto sanno diffondere e moltiplicare la specie) svettano ogni giorno più fiere; i fiori gialli del cavolo cappuccio lasciato lì dall'anno scorso fanno contrasto con l'azzurro delle foglie della pianta:
Le fragole con fiore bianco sono tutte dritte, quelle col fiore rosso stanno già fruttificando, e i loro frutti maturando. No so dire niente sul nome della loro specie, che mi pare precoce. Il vivaio dove le ho trovate non dava indicazioni:
E la rucola, puzzolente rucola (ah ah), alza i suoi piccoli fiori gialli dai cespugli che ha disseminato dappertutto, dove il terreno e l'esposizione le piacevano di più.
La rucola (Eruca sativa, da alcuni chiamata anche rughetta), è un'annuale rustica molto apprezzata in Italia come pianta da insalata, per il sapore pungente e caratteristico delle sue foglie (una pizza rucola e formaggio grana, dai, l'avete mangiata tutti). Ha portamento molto ramificato, non cresce molto alta (max 40 cm di altezza). I fiori della rucola hanno quattro petali, gialli.
Questa pianta può essere coltivata da seme. Una volta ambientata nell'orto, ci penserà da sola a diffondersi. Ama posizioni assolate e all'aperto, ma all'arrivo del caldo torrido tende a sparire. Si adatta un po' a tutti i tipi di terreno, anche se predilige quelli leggermente sabbiosi. Le foglie possono essere raccolte 60 giorni dopo la semina, le migliori per sapore sono quelle nè troppo giovani nè troppo vecchie.
Guardate in questa foto quanta rucolina appena nata, tra le foglie della pianta madre, sotto l'assenzio, la menta piperita e la valerianella locusta, pronta a conquistare quel poco spazio che è rimasto:
Forse perchè preferisce i terreni un po' più poveri, infesta e pullula nei piccoli pendii delle aiole, e alla fine me la trovo nei vialetti, tra i piedi.
Aiuto!
L'anno scorso ho anche piantato fragole dai fiori rosa....domani controllo che ci siano ancora dopo l'inverno e ....bellissima la tua rucola qui tra un po la mangiamo tutti i giorni!
RispondiEliminafrancesca
Ho raccolto ieri due fragole da quelle col fiore rosa: un po' selvatichette, coi semi e i gambi duri. Il sapore non era un gran che: poco sole o forse la qualità è così?
RispondiEliminaCon le fragole non ho ancora provato; al momento mi godo le varie piante di insalate, radicchi e cavoli; praticamente raccolgo tutti i giorni; che beeeeellloooo!!!!
RispondiEliminaScusate! fr
Immagino la soddisfazione. E poi è tutta salute!
RispondiEliminagran bel blog che illustra i progressi dell'orto mi piace molto
RispondiEliminaBravo, hai colto l'essenza di questo blog. Continua a seguirci. Ciao!
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