giovedì 5 aprile 2012

Alberi importanti in provincia di Verona.


Per il momento ne ho individuati due che sono piuttosto famosi. Alberi come questi, in qualsiasi territorio, sono sempre molto amati dalla popolazione locale, che li considera come dei concittadini.
Vediamo il primo, che ha tutta una sua storia (anzi, ha proprio la Storia) alle spalle: il platano più grande d'Italia.
Questo "signore" si trova a Caprino veronese. Il cartello segnalatorio posto vicino ad esso ci dice che è stato chiamato il platano dei 100 bersaglieri perchè, durante una manovra militare nel 1937, cento bersaglieri si sono nascosti tra le sue chiome. Complimenti al platano che è riuscito a sostenerli tutti! Ad ogni modo, l'albero è stato ricompensato con la nomina a monumento nazionale. E' alto 25 metri; in Internet, vari siti lo indicano anche come il platano più antico d'Italia, in quanto avrebbe un'età di oltre 400 anni (il cartello non ne fa menzione, nè ho trovato fonti certe che lo attestino).
Mi è dispiaciuto notare che, nei cavi del tronco di questo straordinario esemplare, i soliti imbecilli hanno ficcato immondizie e bottiglie di plastica vuote. Quando impareremo ad avere più rispetto per il paesaggio e le sue piante?


Spostiamoci di qualche kilometro, e andiamo a trovare a Borghetto di Valeggio sul Mincio un altro albero "celebre": una metasequoia.
Per il momento, dispongo solo di questa immagine in cui ve lo mostro "nudo", senza foglie:



Il cartello informativo sistemato nei suoi pressi ci dice che l'eccezionalità di questo albero è rappresentata dalla specie a cui appartiene (Metasequoia Glyptostroboides), che si credeva fosse estinta da millenni ma che negli ultimi decenni è stata rintracciata in Cina.





Vi lascio con un'immagine del ponte visconteo di Borghetto in primavera, che fa sempre il suo bell'effetto...

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