Non potevo perdermi l'occasione di scrivere un post il 29 febbraio!
Ieri, nuove semine, stavolta di una pianta esotica, originaria del sud Africa: la Strelitzia reginae, famosa col nome di Uccello del Paradiso per via del suo stranissimo e affascinantissimo fiore. Ho acquistato una bustina di sementi in un grande vivaio, decisa a sperimentare anche questa follia. Riempito un vaso di terriccio, ho preso la busta e l'ho aperta e... mi sono trovata in mano tre semi punkettari:
Hanno il ciuffo arancione! subito ho pensato ad uno scherzo, poi mi sono documentata su wikipedia ed ho scoperto che sono proprio così. La crestina che sfoggiano si chiama "arillo". A cosa serva, non lo so. Forse a rendere i semi più appariscenti agli occhi degli animali. O durante i concerti...
La Strelitzia reginae deve il suo nome alla regina Carlotta Sofia di Macklenburg-Strelitz, sposa di Giorgio III (al quale diede 15 figli...). A lei la dedicò il celebre ricercatore botanico Joseph Banks, nel 1771, che rintracciò la pianta a Capo di Buona Speranza durante uno dei suoi viaggi a fianco del Capitano Cook.
Peccato che... questa pianta necessiti di temperature mai inferiori ai 10°, e che per vederla fiorire in seguito a semina si debbano aspettare almeno 5 anni. Ad essere sincera, mi accontanterei di vedela spuntare, sarebbe già un discreto successo. Leggo su manuale (dacchè l'ho appena seminata, mi sto informando sull'esperienza altrui), che una volta cresciuta chiede di lasciar diventare il substrato asciutto tra una abbondante innaffiatura e l'altra. Vive bene in grandi mastelli, da tenere in una veranda assolata. Ma chi abita in climi caldi, tipo sud Italia, può permettersela anche in giardino. Nei primi cinque anni di vita, necessita di essere rinvasata ogni anno, per darle un vaso di qualche centimetro più grande. Quando finalmente fiorisce, l'operazione non è più necessaria.
Il genere Strelitzia annovera anche le specie Strelitzia alba (forse ne ho immortalata una nella foto sopra, scattata sull'isola di Maui, Hawaii -isole dove queste piante crescono eccezionalmente bene), la S. juncea e la S. nicolai (quest'ultima è molto più alta della S. reginae, con fiori più grandi ma meno colorati).
Parenti della Strelitzia reginae, in quanto anch'esse appartenenti alla famiglia delle musacee, sono le banane, ma anche l'Heliconia:
e la Ravenala madagascariensis (segue altra foto hawaiiana):
In inglese il nome comune della Ravenala madagascariensis è "travellers palm" (pur non essendo una palma), perchè l'acqua piovana si raccoglie alla base delle foglie e i viaggiatori un tempo la bevevano.
Se non sbaglio genere, ho visto degli esemplari anche nei giardini botanici di Madeira, e mi hanno subito colpito moltissimo per la loro splendida forma a ventaglio. Di certo, queste non si coltivano in vaso...
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