Una passeggiata nel giardino di settembre porta a osservare la frutta che si ingrossa sui rami delle piante.
I melograni, poco in consumati sulle tavole contemporanee, mi fanno sempre pensare a come dovevano essere i giardini dell'antichità, quando erano molto più diffusi e gastronomicamente più apprezzati.
Il melograno è una pianta che resta nell'anonimato per la maggior parte dell'anno. I fiori rossi estivi, nonostante il colore, non danno molto nell'occhio e per forma non spiccano troppo sul fogliame. Nel primo autunno, i frutti, eleganti e un po' misteriosi, si fanno rossi sul lato dove più li colpisce il sole.
Il velenoso mughetto fa mostra delle sue bacche, che per niente ricordano le delicate fioriture primaverili.
Il mio cane fa la guardia ai limoni ancora verdi, che ci mettono tantissimo a maturare. E' evidente che il mio cane non ha fretta!
Mi dà sempre un po' di tristezza vederli marcire sui rami. Le mie piante ne producono un'esagerazione... i rami arrivano quasi a toccare terra, ma non vado matto per i loro frutti. Ogni anno ne mangio un paio quasi sempre con la speranza di diventarne ghiotto con gli anni, ma dopo i primi, mi stufo subito... Mi conforta che siano comunque una festa per tutti i volatili di passaggio...
RispondiEliminaCiao taro, suppongo che tu stia parlando dei melograni, perchè a diventare ghiotti dei limoni te voglio vede'... Mio padre lotta strenuamente contro gli "storlini" che gli spazzolano i kaki, ma che hanno invece la mia approvazione perchè sono un frutto che non amo.
RispondiEliminaSè certo, mi riferivo ai melograni! Ah... i kaki... io invece ne sono ghiotto. Qualche anno fa l'amico Renato mi aveva regalato una piantina recentemente innestata... purtroppo l'innesto è morto. Bisognerà provvedere a sostituirlo!!
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