lunedì 11 marzo 2013

Talee di gardenia

Vista la bella giornata di domenica, mi sono sbizzarrita -come non c'è dubbio che abbiano fatto molti di voi- tra orto e giardino, e ho pulito la serra. Come sapete, la mia serra del sottoscala esterno è lunga tre metri ma larga solo uno (copre il marciapiede). Dove è più basso, ho stipato le piante grasse. A metà serra, c'è il vaso di limone, che occupa tutto il metro di larghezza, e non mi permette di raggiungere le piante grasse. Ma le ho messe in fondo apposta, perchè comunque per tutto l'inverno non le innaffio. E poi, vicino alla porta, altri vasi e vasetti.
Spostandone qualcuno, ho trovato, dimenticati da sei mesi, due vasetti insacchettati che contengono le talee di gardenia che ho fatto a settembre. Oh là là ho pensato, li ho presi, dalla trasparenza del sacchetto ho notato delle sagomette verdi, e subito ho aperto perchè il sospetto è...


...che siano attecchite!
Lo dico sottovoce perchè la cosa è ancora agli inizi, ma... sarebbe fantastico! Se non altro, sembrano ancora in buone condizioni.
Avevo già provato con delle altre in agosto: una di gardenia, che è andata subito a farsi friggere, un paio di ortensia, che hanno fatto sperare inizialmente ma poi sono state rovinate da un fungo, e diverse di clematide, che però si sono mezze "bruciate" quando ho aperto, troppo presto evidentemente, il coperchio della mini serra in cui stavano.
Questa è la difficoltà del far talee: farle radicare è un processo lungo e delicato, ma non impossibile. Il bello viene quando si deve portare la piantina a contatto con l'aria esterna, una volta attecchita, e se è troppo presto o il passaggio non viene effettuato per gradi, i nuovi germogli avvizziscono, e la talea non regge e si ammala.
Adesso le talee di gardenia, sopravvissute per conto loro tutto l'inverno (il che per me ha dell'incredibile) in una serra non riscaldata, supportate dal microclima del loro sacchetto, sono sempre in serra, ma a sacchetto aperto, perchè si abituino all'aria esterna. Spero di aver colto il momento giusto. Il terriccio mostra una leggera patina verdastra, segno che si stava formando il muschio per mancanza di traspirazione.
Incrocio le dita.
Appena ho tempo e le condizioni climatiche lo permetteranno, ho già deciso che tenterò con nuove talee di ortensia, altre di gardenia, clematide e forse anche camelia. Moltiplicare in questo modo le piante è di certo un ottimo spunto per una garden review come si deve. Serve pazienza, ma quando una talea riesce dà delle soddisfazioni enormi, e dimostra quanto ci siamo avvicinati alla sensibilità delle piante che trattiamo, intuendone le necessità.

Le piante grasse in fondo alla serra sono visibili solo dall'esterno. Osservandole attraverso il pvc trasparente, ho notato che una crassula obliqua è fiorita (ho cerchiato in rosso il fiore, due corolline bianche, ma non si vede neanche il cerchio).


Cavoletto, in più di dieci anni che la coltivo non era mai successo, e ora faccio fatica a fotografarla!

10 commenti:

  1. Per quanto concerne la gardenia, complimenti!! Io non sono mai riuscita nemmeno a far sopravvivere una pianta comprata...

    Saluti cari
    Cinzia

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    1. Speriamo bene, è solo agli inizi! Però l'inverno l'ha superato.

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    2. Uno dei trucchi per aiutare una gardenia appena acquistata a sopravvivere è di rinvasarla subito in un vaso più grande di 4 dita e metterci terreno per acidofile.
      Solitamente le gardenie vendute hanno le radici ce ricoprono al massimo il vaso di vendita in quanto son cresciute in serra in vasche di accrescimento, quando le portiamo a casa non riusciamo più a mantenere la stessa idratazione che avevano e loro deperiscono in un attimo.
      E' poi consigliabile bagnarla con acqua non calcarea o piovana e se si nota l'ingiallimento tipico da clorosi ferrica aggiungere nell'acqua un po di concime chelante seguendo scrupolosamente le istruzioni per evitare di far danni.
      Dal colore delle foglie della talea direi che converrebbe aiutarla con un po' di rinverdente.

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    3. Grazie per le dritte! E sì, le fogliette della talea sono un po' chiare. Visto che tra un po' la stagione si aprirà, provvederò con del concime liquido.

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  2. Beata te... il giorno che mi attecchirà una talea darò una grande festa!... ;D

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    1. A forza di provare una dovrà cedere (e radicare)!

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  3. Questa idea della serra sottoscala la trovo geniale, riceverà anche un po' del calore della casa, immagino...comunque il giardino può dare davvero tantissime siddisfazioni!

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    1. Veramente, non pensavo potesse essere sfruttata così tanto.

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  4. Ciao Marta, complimenti per la talea riuscita, io della gardenia non le ho mai fatte, anche perchè è una pianta che non riesco a far sopravvivere mai fino alla fine dell'estate...:-(
    Ne ho appena acquistata una, vedremo quanto dura.
    Anche la mia crassula più grossa è fiorita un mesetto fa, era uno spettacolo; purtroppo ho dimenticato di fotografarla, ma è il primo anno che fa così tanti fiorellini!
    Buon sabato di sole!

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    1. Se psso darti due consigli, ti dirò: se la tua gardenia è in un vaso di plastica, passa a quelli di terracotta. Io l'ho fatto, e mi sembra sia stata una buona scelta. Sui cartellini del vivaio spesso è scritto che bisogna innaffiare molto. Invece, una dritta letta su Gardenia (la rivista) mi ha illuminata: la gardenia, se non fa caldo, non va innaffiata troppo. Tieni d'occhio le radici, che non marciscano. Buon w.e. anche a te!!!

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