giovedì 25 ottobre 2012

Forza e delicatezza


Essere giardinieri, a volte, mette davanti a strane situazioni. Può capitare, dopo una semina, di ritrovarsi con troppe piantine, e si deve decidere quali tenere e quali eliminare: il cuore si spezza, perchè quei germoglini teneri e verdi sono frutto di fatica e lavoro, e sembra crudele doverli diradare. Oppure, una colonia di parassiti infesta pericolosamente un esemplare da frutto in fiore, e non si sa più a che santo votarsi per decidere se ricorrere ai veleni subito efficaci e nemici degli insetti "buoni", o ai rimedi biologici ma blandi e di complessa applicazione.
Questi sono due esempi di situazioni in cui l'etica e la coscienza del giardiniere vengono messe alla prova. Veri e propri dissidi interiori.
Poi ci sono quegli eventi in cui il giardiniere dovrebbe avere un fisico assemblato per l'occasione dal dottor Frankenstein: bicipiti possenti per troncare rami o sollevare vasi pesanti, collegati a manine delicatissime per strappicchiare nelle aiole solo le plantule delle erbe infestanti senza danneggiare quelle coltivate; e poi, vista acutissima per intercettare prontamente malattie su foglie o radici, e gambe teleoscopiche per arrivare a potare le chiome più alte o raccogliere i frutti più estremi.
Così, questi giorni, stavo mettendo in ordine i vasi delle piante grasse, e noto che l'albuca spiralis ha effettivamente dato vita a nuovi bulbi: due o tre sono ancora in "embrione", hanno le foglie ma sono ancora congiunti alla pianta madre. Uno, invece, è già pronto per staccarsene. Lo si capisce perchè ormai si ritrova nell'anello più esterno di quella originaria, che nel frattempo ha occupato tutto il diametro del vaso di plastica, ormai di una forma leggermente ovale:


Va bene, penso, adesso tolgo il vaso e valuto il da farsi.
Scosto un po' di terriccio: sì, le piante sono due, con radici e bulbi indipendenti.


Decido: le separo.
Mi sento emozionata, è la prima volta, sto per agire su un esemplare ancora poco comune, e di cui pochi possono raccontare la coltivazione. Che faccio?
La pianta nuova è ancorata alla genitrice, devo staccarla. Inutile l'azione di un coltellino, devo forzare, e mi vengono i sudorini: devo essere risoluta, decisa, spezzare e via. Ma devo essere anche delicata, per non rovinare nessuno dei due esemplari.
Uff...


Ce l'ho fatta! Sono stata forte e delicata. Be', non dovevo esercitare pressioni particolari; ma non dovevo nemmeno esagerare. Uno sforzo di troppo, e spappolavo la pianta giovane; un'indecisione, e avrei potuto ledere i tessuti vegetali, aprirli alle malattie, lasciando a metà un'operazione che non ammette vie di mezzo. Altre due qualità da super giardiniere di massa: un polso fermo da chirurgo, un'apprensione da mamma chioccia...


Sono contenta, ora ho due albucae spiralis.

17 commenti:

  1. Bravaaa! Hai quasi fatto venire i sudorini anche a me...il piccolo sembra aver patito un po', ma si riprenderà presto.

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    1. Hai notato? Appena trapiantato sembrava svenuto, poi si è ripreso e adesso ha tutte le foglie dritte.

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    2. Ho una domanda
      Sa' per caso il rimedio per le foglie dritte. L'ho comprata per i suoi ricci e adesso...

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  2. Sei state coraggiosa e decisa e questo ti ripagherà!
    Non conoscevo questo bulbo ma con quelle foglie ricciole è stupenda!
    Ciao Marta, buon week end piovoso!

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    1. E' una succulenta, ancora poco diffusa. Buon fine settimana anche a te!

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  3. interessante questa specie, anche perchè non la conoscevo. non ho mai finito di imparare. grazie di avermela fatta conoscere.

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    1. E chi può dire di aver finito? L'albuca spiralis è una delle piante più curiose della mia micro-collezione: ho già scritto altre volte di lei, puoi trovare i post sulla fioritura nella lista argomenti a destra.

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  4. ciao puoi darmi un consiglio x la Spiralis......ne ho una ma nn sò cm comportarmi qd avrà finito la fioritura! Cosa devo fare? Tagliare...mettere il bulbo in un sacchetto......nn saprei! Grazie x i tuoi consigli

    Deborah

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    1. No io ho lasciato seccare il fiore, e il bulbo è rimasto nel vaso. La pianta ha poi seccato tutte le foglie. Ho dato acqua una volta a settimana perchè non marcisse, tenendo il vaso fuori all'aria aperta. Dopo due mesi sono rispuntate le foglie. Facci sapere come va. In inverno dovrai tenere la pianta dove la temperatura non scende sotto i 10 gradi.

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  5. Ciao! Mi hanno regalato da poco una Albuca Spiralis, purtroppo senza darmi indicazioni su come mantenerla. Dato che ho visto che le tue proliferano senza problemi :-), posso chiederti quanto e quando le innaffi e se le tieni esposte alla luce del sole diretta?
    La mia sta fiorendo e le foglie in basso si sono seccate tutte... anche le altre in alto, vicino ai fiori, stanno diventando rossicce...
    Grazie mille!
    Giulia

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    1. Ciao Giulia, le mie (che dopo quattro anni sono ancora vive) sono abituate al pieno sole, ma se la tua è appena uscita dal vivaio tienila a mezz'ombra finchè si abitua. Innaffio bene una volta alla settimana, da maggio a settembre, soprattutto se fa caldo e la terra si asciuga bene in due-tre giorni. Cmq dopo la fioritura è normale che le foglie secchino: la pianta va in quiescenza, le foglie rispunteranno fra uno o due mesi. Stai attenta che non marcisca il bulbo quando riposa.

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    2. Ciao, grazie mille per le dritte! Ora la mia l´ho messa su una finestra ben soleggiata, vedremo tra qualche mese come andrá!

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  6. Ciao a me hanno regalato un albuca a febbraio dopo un mese verso marzo lo riposta fuori... ha sole dall'alba alle 11 e dalle 18.30 al tramonto per il resto ombra..e a marzo ha fioritooo .... ..... adesso sta rifiorendo

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  7. Volevo sapere prima aveva foglie perfette adesso ha le punte sempre secche .... cosa faccio con lo stelo della precedente fioritura ...taglio ??? E per avere le foglie belle ricce ??? Sono un po allungate

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    1. Taglia lo stelo quando è secco. Anzi, si staccherà quasi da solo. Le foglie si sviluppano con un buon equilibrio tra sole e luce, non facile da ottenere. Le mie piante le hanno appena perse tutte a causa delle lumache :-(

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