venerdì 21 dicembre 2012

Come far sopravvivere la Stella di Natale... al Natale.


Stella di Natale 2011... quest'anno. Yes, it's a survivor.
 Alzi la mano chi non è mai stato sfiorato dall'idea di far sopravvivere la propria Stella di Natale fino al Natale successivo!

Le poinsettie, comunemente chiamate "Stelle di Natale", nome scientifico Euphorbia pulcherrima, sono originarie del Messico. Devono il loro nome a Joel Roberts Poinsett, Primo Rappresentante del Governo degli Stati Uniti in Messico, che riportò delle talee nella Carolina del Sud, credendo che fossero di un nuovo genere, ma poi vennero riconosciute come specie appartenenti alle Euforbiacee. Nelle terre dove crescono spontanee, le poinsettie si presentano come degli alberelli alti anche due metri, caratterizzati da foglie apicali di color rosso (brattee), cinque per ogni gruppo, che circondano i fiori veri, detti ciazi, piccoli, gialli e insignificanti.

Gertrude Jekill, negli anni settanta dell'Ottocento, ne osservò un esemplare nel giardino di un giardiniere ad Algeri, e ne fece una descrizione entusiasta che si trova riportata nel libro "Testamento di un giardiniere":
In quei giorni, l'unico giardino davvero tenuto con cura ad Algeri era quello del nostro amico Mr Edwyn Arkwright. Era un tripudio di piante, troppo numerose per essere elencate, e una delle sue caratteristiche più apprezzabili era un'enorme Poinsettia dall'immensa chioma scarlatta che si innalzava sopra un tronco di un metro e mezzo: una vera meraviglia, specie quando l'idea che di solito si ha di questa pianta è un unico sparuto ciuffo di fiori, come quelli che tanto spesso vediamo a Londra sui tavoli apparecchiati per la cena. Dopo la fioritura, Mr Arkwright soleva recidere la chioma con un falcetto.
Foto scattata a Tenerife dall'auto in movimento: al centro, un po' distante,
si vede un alberello di poinsettia, con i caratteristici "ciuffi" di
brattee rosse, a fianco di un negozio di acconciatore.
Sempre che non siano mèches fatte all'albero dal parrucchiere.

Difficile che qualcuno di noi, in Italia (perlomeno nel nord Italia) abbia in giardino un alberello di poinsettia. Ma un vaso a Natale è capitato in casa a tutti. Come coltivarlo?
I manuali ci dicono che questa specie è brevidiurna, e in natura "fiorisce" in inverno, quando i giorni sono più brevi. Quindi, per indurre le poinsettie a "fiorire" in casa nostra, è necessario esporle almeno a
quattro ore di luce solare diretta al giorno, al riparo da correnti d'aria. Amano temperature notturne dai 10 ai 18 gradi, e diurne di almeno 20 gradi. Tra un'innaffiatura e l'altra bisognerebbe permettere al substrato di asciugare moderatamente. Potate le piante nella tarda primavera, dopo la fioritura, e trapiantate in terra da vaso fresca. I fiori si svilupperanno solo su piante che siano state esposte alla luce alternata a 14 ore giornaliere di oscurità completa per almeno 40 giorni. Concimi chimici che favoriscono il nanismo vengono generalmente usati dai floricoltori per ottenere piante dagli steli corti con diversi apici fioriti. Senza trattamenti speciali le poinsezie diventano piante lunghe e sparute nella stagione seguente. E' preferibile acquistare ogni anno piante nuove (dalla Grande Enciclopedia del Giardinaggio, Mondadori, 1979).
La cosa sembra complicata.
Tutto sommato, per avere un piccolo successo con una poinsettia, sono in realtà necessari pochi accorgimenti, ma ben mirati:
1 - acquistate piante non troppo piccole. I vasi di diametro inferiore o uguale ai 5 cm sono sconsigliati se ambite ad impossessarvi di una pianta che viva a lungo, spesso contengono talee uscite dal vivaio con radici scarse, mentre a voi serve un esemplare con un buon apparato radicale autosufficiente. Anche se il vaso è grande, verificate alla base lo stato di radicazione, per quanto possibile. E, per cortesia, non comprate le piante azzurre: sono state innaffiate con dei coloranti;
2 - mantenete le piante in un punto illuminato della casa durante l'inverno, innaffiate e tenete lontano da fonti di calore;
3 - in primavera, portate la pianta all'esterno in un posto con ombra luminosa (sotto un albero, ad esempio, così sarà protetta dalla grandine). Innaffiate bene tutta l'estate, senza dimenticarla mai, anche se sta in un angolo riparato e fuori mano;
4 - in agosto, quando il caldo è terribile, mettete la pianta in un posto ancora più ombroso, e a fine settembre, o nella prima settimana di ottobre, quando le temperature cominciano ad abbassarsi, ritirate la pianta in casa. Qualche fogliolina rossa dovrebbe essersi già sviluppata. Scommetto che se troverete anche solo una microbrattea vermiglia, mi commuoverete... Io l'ho fatto! I manuali consigliano il ritiro domestico quando la temperatura esterna ed interna sono uguali. Io consiglierei semplicemente di portare in casa quando i termosifoni non sono ancora accesi, ma li accenderete di lì a un paio di giorni. Innaffiate e tenete vicino ad una finestra illuminata, sempre lontano dai caloriferi. Se le foglie ingialliscono dopo uno o due giorni dal ritiro, la pianta ha subito uno shock termico. Le piante faticano a perdonare questo tipo di errore. Anzi, si vendicano spietatamente abbruttendosi sotto i vostri occhi per riempirvi di sensi di colpa...

Le varietà di poinsettia sono numerose, e tutte molto belle. Ecco un po' di foto rubate al blog powellgardens.wordpress.com per illustrarvi alcune delle più interessanti:

poinsettia ice punch

poinsettia orange spice

poinsettia sonora white glitter

poinsettia tapestry, con fogliame variegato


poinsettia winter blush

poinsettia winter rose early marble
 Da non trascurare la ormai diffusissima:

poinsettia premium picasso

Avevo già accennato l'anno scorso alla poinsettia Winter Rose con petali arricciati: cliccate qui.

Colgo l'occasione per augurare a tutti BUON NATALE e BUONE FESTE!!!

13 commenti:

  1. non ci sono mai riuscito a fare sopraviccere ma ascolterò in tuoi consigli, che invidia quella pianta a tenerife complimenti per l'occhio

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  2. Mi hai fatto rivalutare la Stella di Natale!
    Non l'ho mai apprezzata tanto, forse anche perchè mi è sempre morta nel giro di un paio di mesi...:-(
    Ora la conosco meglio grazie a te e soprattutto ho visto varie specie di cui non avevo idea!
    La Picasso e la Sonora White Glitter sono stupende!
    Un bacione e un super augurio di Buone Feste!!!

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  3. Sono felice di aver attirato la vostra attenzione su questa pianta, un po' inflazionata dal mercato vivaistico, ma non è colpa sua! A presto e auguroni a tutti e due!

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  4. Bellissime quelle rosa!!! Qui da me non ne ho ancora viste. Ne ho comprata una l'anno scorso ma era di un rosa più salmone ed è sopravvissuta. NOn è ancora fiorita però e non so se fiorirà. Devo per forza tenerla in casa e quindi ha troppa luce. L'ideale sarebbe un locale in cui alla sera non si accendono le luci, ma purtroppo non ce l'ho...

    Buone Feste Marta e saluti cari

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  5. Marta cara, sarebbe utile eliminare la copiatura dei codici per lasciare un commento. Oltre alla parola da copiare ci sono anche i numeri e spesso sono quasi illegibili... Commentare può diventare "faticoso".... ;))

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    1. Anch'io li trovo fastidiosi, ma dipendono da Blogger, io non li ho inseriti. Su ogni blog, te li chiedono le prime due-tre volte che lasci messaggi, poi basta. Se hai problemi troppo a lungo, fammi sapere così vedo che si può fare. Ancora auguri e grazie della visita!

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  6. Pensa che avevo in mente lo stesso tipo di post, in seguito ad una bella lezione al corso di giardinaggio, ma per fortuna l'hai fatto tu perchè io non avrei avuto tempo. E' un po' inflazionata, ma bella, specialmente le varietà un po' insolite...Tantissimi auguri!!!!

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  7. Ciao Marta, visto che in questi giorni mi è stato chiesto più volte, ti dispiace se prendendo spunto dal tuo articolo e citandoti linkando il tuo, faccio anch'io un post sulla stella di Natale?
    Auguri di buona continuazione delle feste!

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    1. Vai pure, ci mancherebbe. Ho sollecitato anche Patty in merito. Verrenne fuori una cordata natalizia di post sulle Stelle di Natale!

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  8. Quando vivevamo a Napoli ne ho avuta una per diversi anni e ....mi fioriva a Pasqua!
    Qui in germania non sono mai riuscita a farle sopravvivere cosi ad un certo punto ho smesso di comprarle.....bellissima quella punch....
    Buone feste
    francesca

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    1. Grazie! Be', il sole di Napoli dà i suoi favolosi vantaggi!

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  9. Ciao Marta, se vai sul mio blog ho pubblicato a maggio scorso le mie due "Stelle di Natale" ancora in fiore.Quando hanno sfiorito le ho messe in balcone in basso schermate da un vetro e hanno mantenuto il fogliame di un verde smeraldo.Ma ecco un piccolo segreto:...le ho innaffiate sempre con acqua miscelata a pochissimo latte e ora sono dinuovo in fiore. Buone Feste!

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    1. Interessante. proverò anch'io. Grazie ci vediamo presto!

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