sabato 17 marzo 2012

Progetto per l'orto 2012

Metà marzo, luna calante, tempo sereno e soleggiato. Mi alzo di buon'ora e dò un'occhiata all'orto: fa proprio schifo.
E' stato abbandonato tutto l'inverno, col freddo sì e no che ci è resistito qualche radicchio. Due post fa vi ho parlato della valerianella locusta che è spuntata in un'aiola. Per il resto, sono rimaste solo alcune piante aromatiche, alcune ancora protette da telo o microserretta di vetro. L'assenzio, l'anice stellato, le fragole, i cespi dell'origano, la santoreggia sono vivi e vegeti, già in fase di rinascita. E' tempo di rimboccarsi le maniche.
Osservo a lungo questo fazzoletto di terra, ho già deciso che quest'anno, qui, non metto i pomodori. Ci penserà mio padre nell'orticello che sta creando, quasi dal nulla, in un altro angolo della casa. Mentalmente, seziono il mio orto e, per usare un linguaggio moderno, analizzo le sue "criticità":


Seguite i numeri della foto:
1 - aioletta attualmente coltivata a fragole. Le fragole rimarranno, ma seminerò degli astri nani lungo la rete, per dare un tocco colorito all'orto. I fiori di questo angolo sono visibili dall'ingresso di casa, per cui saranno un ottimo abbellimento;
2 - in questa zona, la più esposta al sole, pianterò cipolle e più avanti peperoncini;
3 - albero di prugno morto, con aggrappato caprifoglio: voglio eliminare questo tronco. I tarli se lo stanno divorando e rischio che mi cada addosso. Il caprifoglio non so ancora dove destinarlo;
4 - zona sotto la pianta di cachi. Nella prossima foto illustrerò le idee di coltivazione che mi ha dato;
5 - aiola delle aromatiche: continuerà ad esistere come tale. In parte ospita anche delle fantastiche altee;
6 - vecchio capannino degli attrezzi: marcescente, quest'anno voglio demolirlo.
E ora vediamo cosa fare nella zona 4, sotto la pianta di cachi:


Questa piccola area, a causa della presenza dell'alberello da frutto, in estate è un po' più ombrosa, e innaffiarla è una rogna perchè è particolarmente infestata dalle zanzare, da tre anni esclusivamente di razza "tigre". Avventurarsi sotto l'alberello col tubo dell'acqua in mano la sera è come entrare in una gabbia di felini che non mangiano da due mesi. Dopo dieci minuti esci con un litro di sangue in meno.
1 - aiola di confine: boh, non so ancora cosa metterci. Di sicuro, vegetali che amano la poca luce;
2 - forse, fragole di vario tipo, basilico, violacciocca bicornis se trovo i semi;
3 - aiola dell'insalata;
4 - nuova aiola ad angolo, per la melissa, l'echinacea, e, se dimostrerà di starci volentieri, una new entry per l'anno 2012: il cavolo nero di Toscana;
5 - ancora insalatina e altre aromatiche, come il timo;
6 - incolto, hic sunt leones (dove i "leoni" sono le suddette-zanzare tigre). Lì non ci metterò piede da giugno fino a ottobre. Paura.

Ho già dato mano alla vanga e sistemato il lato sud dell'orticiattolo. Una fatica mostruosa. Le mie braccia flaccide e la schiena arrugginita per l'inattività invernale hanno scricchiato a lungo mentre dissodavo, ribaltavo e stendevo la terra. Concluso il sommo lavoro, ho interrato le cipolle: bulbilli di cipolla Stoccarda.


Su consiglio di mio padre, aiutandomi con una pertichetta li ho disposti bene in fila (distanti l'uno dall'altro circa 15 cm). Li ho interrati a una profondità di 2-3 cm, con la punta rivolta verso l'alto. In meno di un metro quadro ce ne ho fatte stare venticinque. Poi, veloce innaffiatura.
Il primo passo verso un orto decente è stato fatto...

2 commenti:

  1. Le premesse mi sembrano ottime...anch'io ho cominciato a mettere alla prova la mia schiena..vediamo come andrà. Buon orto 2012!

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  2. Grazie anche a te! più che la schiena, ho riattivato i muscoli posteriori femorali. Adesso mi guardo il tuo post sul sovescio.

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