sabato 7 marzo 2015

Come conservare la mimosa

Non ha di certo un colore romantico, la mimosa, ma, complice l'istituzione della "festa della donna", è diventata un simbolo del genere femminile. La si ama o la si odia - qualcuno ne è purtroppo allergico. A me piacciono le sue simpatiche infiorescenze a "piumino": la loro vaporosità rende gradevole un colore vivace che di per sè sarebbe troppo aggressivo.
Mio marito non ne sopporta l'odore, e l'unico mazzetto che ricevo l'8 marzo me lo regala mio padre. Per non rinunciare alla mia mimosa e non subire le lamentele del coniuge, la metto in un vasetto che tengo sotto una campana di vetro, così che il profumo non si espanda per la casa eccessivamente.



L'uso della mimosa essiccata non è molto diffuso, ma è da considerare, in quanto i "pallini" gialli di questa pianta mantengono anche da disidratati un colore festevole e molto primaverile. Il procedimento di essiccazione della mimosa è quanto mai basilare, facilissimo.


Appena ricevete la vostra mimosa, liberatela dall'incarto e dai nastrini che ne stringono i gambi. Sperando che il mazzetto, al momento del regalo, sia abbastanza fresco, godetevelo un paio di giorni collocandolo in un vasetto di acqua tiepida. 




Prima che i fiori più bassi, a contatto col vaso e con l'acqua, manifestino segni di marcescenza diventando marroncini, estraete il mazzo dall'acqua e asciugate i gambi con della carta da cucina. Aprite i rami più compatti e più folti, e stendeteli su un vassoio pulito, senza accavallarli. Si seccheranno anche stando in casa (in questo periodo, almeno nel nord Italia, i riscaldamenti sono ancora accesi). Non serve collocarli su un termosifone o una stufa, hanno bisogno di aria non stagnante di una stanza asciutta e non troppo fredda. Saranno pronti dopo una settimana, ottimi per composizioni floreali in quadro, per pot-pourri o per decorare i fiocchi dei regali.
 

Potete provare a essiccare i rami anche legandoli e tenendoli a testa in giù, con uno spago di iuta o un elastico, appesi in una stanza senza umidità o in un luogo protetto dalla pioggia e dal troppo vento. Ricordate però che i fiorellini risentono molto facilmente del contatto tra di loro, e non vanno tenuti troppo stretti (motivo per cui preferisco l'essiccazione su vassoio).
Molto belle da secche anche le foglie: hanno una forma caratteristica e mantengono un intenso colore verde.



2 commenti:

  1. Ottimi consigli; anche a me piace, è comunque una bella promessa di primavera. Ciao!

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