sabato 7 giugno 2014

Il duello è nell'aria

Come ogni anno, i primi giorni di giugno si disputa una piacevole gara tra alcune delle piante più profumate che ci siano: il gelsomino e il caprifoglio.


Il nostro naso è appena stato ammaliato da acacie, rose, e i tigli ancora ci stanno facendo sognare. I boccioloni delle magnolie si stanno schiudendo con tutta la loro potente fragranza, e chi coltiva una gardenia in vaso come faccio io è in attesa trepidante di vederne i petali bianco burro dopo tanti mesi di "silenzio". Ma abbarbicati ai treillage e annodati alle reti di recinzione, caprifoglio e gelsomino si battono ferocemente fra loro per contendersi la palma del rampicante più dolcemente profumato.
Nel giardino di una bottega alimentare a Borghetto (Valeggio sul Mincio -VR) hanno da tempo allestito un "ring" singolare dove i due contendenti fanno bella mostra di sè e incantano il naso dei passanti: come potete vedere nella foto sopra, nella parte sinistra del muro cresce il gelsomino (o meglio falso gelsomino, qui Marcella vi spiega bene la differenza). Nobile, dall'effluvio molto intenso, sensuale, invadente, dai fiori immacolati e dal portamento robusto e compatto, il falso gelsomino è diffusissimo nei giardini, dove, come sempreverde, ricopre spesso non solo paratie ma intere cancellate, fungendo da pianta schermante se non addirittura da siepe.


Sul muro a destra, il caprifoglio: la Lonicera caprifolium, per nominare la varietà più comune, ha fiori bianchi e gialli, sempreverde, portamento disordinato, volubile, direi selvaggio. Non a caso è più facile trovarlo allo stato selvatico che in un giardino, arrampicato sugli alberi, libero, senza padroni e senza la mano di un giardiniere ad indirizzarne la chioma. Per questo spirito indisciplinato e indipendente, e per il profumo più gentile e articolato, è il mio preferito.


Detto anche "abbracciaboschi" o "madreselva" (in inglese anche "woodbind"), chi ha studiato filologia romanza sa che nel Medioevo la colta poetessa Maria di Francia (seconda metà del XII secolo) usò il caprifoglio in letteratura come simbolo dell'amore segreto e profondo tra Tristano ed Isotta. Celebri i bellissimi versi del Lai du Chievrefoil:

D'euls deus fu il (tut) autresi
cume del chevrefoil esteit
ki a la codre se perneit:
quant il s'i est laciez e pris
e tut entur le fust s'est mis,
ensemble poënt bien durer;
mes ki puis les volt desevrer,
li codres muert hastivement
e li chevrefoil ensement.
 «bele amie, si est de nus:
ne vus sanz mei, ne mei sanz vus! »

Traduzione dall'antico francese: Avveniva di loro due/come del caprifoglio/che si avvinghia al nocciòlo/quando si è attaccato e stretto/e attorcigliato al fusto,/assieme possono durare a lungo,/ma se uno li separa/allora il nocciòlo subito muore/e il caprifoglio lo stesso./"Mia bell’amica, così è di noi:/né voi senza di me, né io senza di voi".

A casa coltiviamo entrambi: una posizione romantica e ben combinata per il gelsomino, un po' riparato dalle correnti di aria fredda che ne minano facilmente la resistenza e la bellezza:



Un muro coperto da una cascata di gelsomini a Colà di Lazise (VR)

Lasciato a prendersi la propria iniziativa il caprifoglio, su per un palo di una pergola, non necessita di quasi niente, e non teme il freddo invernale:


L'ho visto anche in uno degli splendidi giardini di Madeira: il fiore era grande cinque volte quello delle nostre zone, quasi il palmo di una mano (mi dispiace non averne una foto disponibile).
E voi, cosa coltivate, quale pianta profumata preferite?

Jasmin against honeysuckle, it's a perfume's battle: the noble, sensual, but really heavy fragrance of jasmin, and the gentle and sweet scent of honeysuckle. I love the second one: it often grows free in nature, climbing a tree. But I cultivate both in my garden. Wich flower do you prefer?

12 commenti:

  1. per me il profumo del gelsomino e del caprifoglio è anche troppo forte, non lo metterei mai vicino a casa. adesso che i nostro paese è intriso di tiglio non posso certo negare che mi piace, ma sopra tutti preferisco il profumo blu della lavanda. ciao ! p.

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  2. Nel mio giardino ho il caprifoglio al mattino e alla sera emana un profumo piacevole. Mentre nel viale poco lontano da casa ci sono i tigli ora sono al massimo dei profumi. ciao Che bellezza quella veduta, immagino il profumo!

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  3. Molto interessanti i vostri pareri. Io quando vado al lavoro passo per un viale pieno di tigli: arrivo in ufficio felice!

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  4. Mi pare che quest'anno i gelsomini si siano espressi particoarmente bene, ovunque un'abbondanza di fiori inconsueta.
    Mi piaciono molto i giardini dei profumi che al passar delle ore man mano cambiano i loro sentori. Ricordo quando ero bimba, sul famoso "Manuale delle Giovani Marmotte", (ve lo ricordate?) c'era un'orologio dei profumi, ad ogni ora del giorno era abbinato un fiore che in quell'ora esprimeva più intensamente il suo profumo, e per la notte la meravigliosz Mirabilis Jalapa o Bella di Notte con la sua seducente fragranza.

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    1. Vera, lontanissimi ricordi! Grazie per averne parlato, peccato che nessuno proponga più quello schema!

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  5. Io voto per il caprifoglio! Lo smisurato uso di falso gelsomino negli ultimi anni me lo sta facendo odiare, per non parlare di quando bisogna potarlo e ci si riempie di latte appiccicoso! Inoltre il profumo del caprifoglio è migliore! Ma questi sono pensieri personali :) Un saluto!

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    1. D'accordissimo con te in tutto Pontos! Il latte appiccicoso è orrendo! Ciao!

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  6. nel mio giardino cerco di non farmi mancare nulla di profumato, sono un'ingorda! In questo momento convivono caprifoglio, gelsomino che adoro anche con i suoi difetti,rose, peonie e la meravigliosa ginestra! La lavanda intanto si prepara... :)

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    1. Un festival di profumi! Io amo molto anche quello non di fiori, come i rami di cipresso :-)

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  7. Tra i profumi che vado cercando tuffandoci il naso e respirando a piena narice, profumi dei quali vorrei fare ricarica e consumare al bisogno c'è la zagara e dunque anche la Murraja che sono parenti; c'è poi la ginestra di Spagna (Spartium junceum) che si associa alla Ginestra dell'Etna (Genista aetnensis), ma queste sanno di miele; anche la violaciocca e la bella di notte in balcone non sono male.

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    1. Il profumo della mia infanzia era quello della violacciocca bicornis: mia madre si faceva portare i semi dalla Polonia, dove è nata, e la sera quei fiorellini scialbetti emanavano un sentore tutto speciale!

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  8. Il falso gelsomino, che è una pianta generosa e resistente, andrebbe accostata ad altre piante per valorizzarla; da sola la trovo un po' "noiosa". Il caprifoglio è una delle mie piante preferite, adoro il fiore e il profumo, ne ho uno in giardino dai fiori lilla, ma non è ancora fiorito; il profumo più forte in questo periodo è del Phyladelphus snowflakes della siepe mista, un'altra meraviglia che può partecipare al duello!

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