mercoledì 19 febbraio 2014

Ultimi omaggi all'inverno: il pot-pourri umido di calicanto

Non che si sia fatto vedere molto, questo inverno. Giusto qualche gelata a dicembre, e poi tanta pioggia. Speriamo che non si faccia sentire tardivamente con qualche colpo di gelata tra marzo e aprile - troppi alberi da frutto sono in fiore o si stanno preparando alla fioritura, e ne verrebbero danneggiati.
Domenica ho adocchiato il calicanto (Chimonanthus praecox) e ho notato, sotto la luce del sole che si è affacciato dopo lunga latitanza, i suoi ultimi fiori. Ho deciso di mettere in atto un esperimento che avevo in mente da un po': fare il pot-pourri umido.



Il pot-pourri umido è composto, come quello secco (di cui ho parlato qui e qui), da fiori o petali di fiori, o erbe aromatiche. Questi elementi vegetali vanno fatti asciugare col sale grosso. Ne risulta così un miscuglio molto profumato, ma brutto da vedere, in quanto i petali perdono la loro forma e i loro colori miscelandosi come se fossero decomposti. Per questo va poi conservato in barattoli opachi, ad esempio di terracotta, che però facciano trapelare l'aroma, che pare sia molto più intenso e duraturo di quello dei pot-pourri secchi.
Alcuni sostengono che questa tecnica fosse in uso già presso gli antichi Egizi, e che fosse praticata anche dalla celeberrima (per i giardinieri) Gertrude Jekyll.






Mi sono armata di barattolo e sono andata in giardino per "strappicchiare" i fiori più bassi del calicanto (cioè, fin dove arrivo col mio braccetto, in quanto la pianta è alta più di due metri). In totale, ho raccolto un etto di fiori. Ho eliminato gli insetti (stranamente non c'erano api, forse sono tutte in letargo), e i rametti di legno. Ho lasciato i fiori asciugare due giorni su un cartone. Forse un giorno era sufficiente, non vorrei aver fatto volatilizzare troppo il profumo.


Ho scelto un barattolo di vetro con l'apertura non troppo stretta: ho versato i fiori a strati, alternandoli con altrettanti strati di sale grosso. Sull'ultimo, va messo un piattino. Io ho preso un coperchio trasparente di un barattolo di yoghurt da mezzo litro. L'ho ritagliato e mi è stato facile inserirlo nel vasetto, perchè essendo di plastica si può piegare. Sopra, dopo aver pressato bene, ho messo dei sassi che mantengono premuti i fiori e il sale. Ho chiuso e lasciato in un posto buio e asciutto.
Un po' come preparare le sarde sotto sale...




Il vasetto va mescolato una volta al giorno. Se si forma del liquido sul fondo, questo va scolato e conservato per dare aroma al pot-pourri in futuro. Dopo il mescolaggio, il composto va sempre tenuto pressato dai sassi (o dal sasso). Sarà pronto quando diventerà compatto e secco. A quel punto, andrà versato su un piatto e sminuzzato, e mescolato ad erbe, spezie e qualche goccia di olio essenziale per profumarlo. Versato di nuovo in un recipiente, pressato col solito sasso, va lasciato riposare per due mesi circa (il pot-pourri umido è molto più impegnativo di quello secco).
Una volta pronto, il pot-pourri va messo in un barattolo di alluminio, se volete aprirlo solo in determinate circostanze, oppure in un contenitore poroso, decorato come più vi piace. In internet ho letto di pot-pourri umidi preparati alternando uno strato di fiori ad uno strato di sale, ad uno di fiori, e ad uno di sale, zucchero e alcol. Mi sembra un po' esagerato per le mie ambizioni.
Io ci provo per la prima volta; se tra un paio di mesi non avete notizie, vuol dire che ho buttato via tutto! Se voi invece vi scocciate perchè il procedimento richiede troppo tempo, potete sempre comprarlo pronto, tipo qui...

How to do a moist pot-pourri (I'm trying to do it with calicanthus flowers, as a little tribute to the winter):
- pick a lot of your favorite flowers (or sweet herbs) and let them dry one or two days;
- put the dry flowers in a jar, alternating a layer of flowers and a layer of coarse salt;
- press down the layers and put on a stone. Once a day, mix the flowers and then press them all with the stone;
- when the pot-pourri will be complitly dry, mince it, fragment it and mix it with other sweet herbs or some essential oil drop. Pour the pot-pourri in a jar and let it there about two months, pressed by the stone;
- when the moist pot-pourri will be ready, put it in a can or in a porous pot. The moist pot-pourri is ugly to see, but more durable and more perfumed then a dry pot-pourri.

6 commenti:

  1. Che procedimento lungo ed impegnativo! Io non ci proverò di sicuro! Però è una cosa molto curiosa... attenderò il tuo resoconto. Ciao

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  2. Ma ne sai una più del diavolo!! ;-) sono proprio curiosa di sapere cosa verrà fuori; in ogni caso per me il profumo intenso dei fiori invernali ha qualcosa di magico.

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  3. Marta questo devi proprio dirci come è andato a finire...

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    1. Sto ancora mescolando... mi sa che ho esagerato col sale. Darò altre notizie.

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