E' dalla notte dei tempi che tra animali e umani c'è competizione. Nella mia famiglia, questa eterna battaglia si concretizza ogni anno, alle soglie dell'autunno, nell'ennesimo riproporsi della guerra delle noccioline tra mio padre e i cani. In cui vincono sempre i cani.
Diversi anni fa in giardino avevamo un noce. Non è un albero particolarmente bello, la leggenda vuole che addirittura attiri i fulmini, ed emette delle infiorescenze primaverili piuttosto sgraziate, che sporcano tutto il prato ai piedi della pianta. Ma, in questo periodo (o forse un po' più tardi, non ricordo), i malli verdi che si sono formati in estate sui rami si schiudono, e fanno cadere le noci mature. Quando avevamo il noce, questo segnava l'inizio della competizione cane-mio padre, ovvero una singolar tenzone a chi arrivava per primo a raccogliere i frutti per mangiarseli. Il vecchio Ghilli, il piccolo cane bianco che avevamo in quegli anni, era avvantaggiato: vivendo fuori casa, con la cuccia in giardino, era aggiornato in tempo reale e andava a prendersi le noci per sgranocchiarsele appena toccavano terra.
Le noci per i cani sono delle specie di ovetti kinder: interessanti fuori, con quel guscio da spaccare per allenare i denti, e con sorpresa dentro, un morbido cuore saporito e gustoso per dare piacere alla lingua. Ergo Ghilli faceva grandi scorpacciate, spazzolandosi quasi tutto quello che trovava per terra.
Solo un anno ricordo che mio padre entrò in casa nel tardo pomeriggio esultante, con la cesta piena di noci. Quest'anno ho fregato Ghilli, ci disse, ho raccolto le noci prima che se le pappasse tutte lui! Ma dopo cena, aprendole, mio padre si rese conto che il vecchio Ghilli lo aveva gabbato anche quella volta. C'erano sì tante noci, sul prato, ma solo quelle marce, perchè aveva piovuto troppo, e il cane si era mangiato tutte quelle sane, distinguendole da quelle guaste grazie al suo olfatto di cane.
Ora Ghilli non c'è più, è morto alla fine del 2004, all'età di diciassette anni, anziano e malandato. Fu praticamente un lutto famigliare, che solo chi vuole bene a un cane può capire. Anche il noce non c'è più, seccato, non si è mai capito perchè, più o meno nello stesso periodo.
Ma la faida continua.
Dietro casa dei miei, mio padre ha fatto crescere un nocciolo, che ora è molto alto. E che produce abbondanza di noccioline. Il mio cane bastardino, che abbiamo dal 2003, le cerca e con un colpo secco dei denti le spacca precise; l'altro cane, il carlino, arrivato nel 2006, a causa del muso piatto (è una razza brachicefala) e dei quattro denti ridicoli che si ritrova, fa più fatica. Ma le noccioline se le lavora a lungo, e alla fine se le mangia anche lui.
Mio padre? E' sempre in gara. Sebbene i concorrenti siano raddoppiati, lui non ha ancora rinunciato alla sua "quota" sul raccolto di frutta secca.
Ma tanto sa già chi vincerà la competizione, in termini di noccioline, anche quest'anno...
Davvero simpatica questa competizione! Non saprei per chi tifare... Mi ispirano simpatia sia il babbo che i cani! Comunque mi par da capire che alla fine, anche se in quote diverse, ognuno ha la sua parte. Ciao
RispondiEliminaSì mio padre negli anni è diventato più stratega. Adesso riesce a portare a casa qualcosa di più!
EliminaAnche noi abbiamo una cagnolina che va matta per le nocciole, ne abbiamo tre cespugli e, per fortuna, 25/30 kg riusciamo a salvarle.
RispondiEliminaLa tua cagnolina vive nel paradiso della nocciolina!
EliminaConfermo,anche le mie Trilly e Pesca ne vanno matte.
RispondiEliminaChe bei nomi!
Eliminauna bellissima storia e una "sana" competizione
RispondiEliminaE' troppo carina, dovevo raccontarvela!
RispondiEliminaio invece sono in competizione con i ghiri, ed è una gara persa in partenza , come quella con i merli per le ciliegie .....
RispondiEliminavince sempre chi "presidia" il territorio ma comunque è divertente "partecipare"
ciao
Hai un'agguerrita compagnia, queste sfide tengono in forma!
EliminaQuando gli vuoi bene gli fai fare come gli pare!
RispondiEliminaMa sì, sono viziati!
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