sabato 15 agosto 2015

Tra musica e piralide, un paio di notizie e... buon Ferragosto

Mi segnalano una curiosa iniziativa, ad opera di BIAGIO BAGINI (autore) & GIAN LUIGI CARLONE (frontman e fondatore BANDA OSIRIS): il CONCIORTO.
Si tratta di uno spettacolo/concerto di canzoni e letture tutte incentrate sull’ORTO.

"È l’ascolto della voce degli ortaggi (attraverso la tecnologia Arduino sviluppata con Ototo), è il taccuino dei sentimenti del piccolo coltivatore diretto, è la poesia dell’attesa, della cura e della crescita messa in musica. È comico e surreale, botanico e sentimentale. Racconta l’orto come luogo del possibile. Il nostro orto come l’orto degli altri (nomi noti di musicisti, poeti, filosofi, artisti, registi…)".


Potete ascoltare qui le loro canzoni:


Da alcuni anni i bossi d'Italia sono minacciati dalla famosa piralide, che sta facendo stragi di siepi. Il Conte Giuseppe Inga Sigurtà, proprietario del Parco Giardino Sigurtà (www.sigurta.it), in cui vivono straordinari bossi secolari, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna ha trovato una soluzione per le piante attaccate dalla piralide. Riporto il comunicato stampa del parco giardino Sigurtà pubblicato questi giorni, nella speranza che possa essere utile ai giardinieri amatoriali:

"Gli esperti la catalogano come Cydalima perspectalis (Lepidoptera Pyraloidea Crambidae), gli appassionati di botanica la conoscono come piralide del Bosso, per i non addetti ai lavori è semplicemente una farfalla originaria dell’Oriente. A prescindere da come la si chiami o la si descriva, il risultato non cambia: questa specie esotica (o aliena, come è di moda indicarla oggi) ha varcato i confini e si è ben adattata ai nostri ambienti, invadendo con le proprie larve le piante di Bosso e defogliandole con una voracità tale che danni enormi possono essere riscontrati anche in un solo giorno.
 Arrivata in Europa nel 2007, la presenza di piralide è stata segnalata in Italia a partire dall’estate 2010. L’introduzione nel territorio è stata probabilmente passiva, ovvero tramite trasporti e scambi di materiale vivaistico, ma la diffusione che ne è seguita è stata decisamente attiva: in poco tempo non c’era giardino pubblico o privato che non fosse stato infestato da questa per nulla delicata farfalla.
Come combattere quindi questa invasione? È importante individuare gli esemplari di Cydalima perspectalis e monitorare il processo di sviluppo delle larve. Come? Quando si cominciano a vedere delle farfalline bianche con ali orlate di marrone significa che le piralidi si stanno accoppiando e che di lì ad una quindicina di giorni deporranno le uova (di colore verde chiaro) sulla pagina inferiore delle foglie. E questo è decisamente il segnale di allarme generale: in pochi giorni le larve (che hanno capo nero, torace e addome verde-giallastro con punti neri) inizieranno a mangiare avidamente i vostri Bossi.
Siate pronti quindi ad intervenire con Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki (Btk), un prodotto biologico non dannoso nemmeno se ingerito, che sconfiggerà il nemico venuto dall’Asia (dosi e modalità di impiego riportate in etichetta). Il trattamento andrà eseguito ad ogni nascita di nuove generazioni, tre o quattro a seconda dell’andamento meteo.
Attenzione a Settembre con l’ultima generazione, la più terribile, attesa con il rientro dalle vacanze.
I vostri Bossi sono già stati defogliati? Non preoccupatevi ed effettuate comunque il trattamento: la prossima primavera li vedrete rigermogliare …parola di Sigurtà!!!". 
Auguro a tutti un buon Ferragosto: le previsioni indicano pioggia nel pomeriggio in diverse zone del nord Italia, e quest'anno è attesa come una liberazione!


venerdì 7 agosto 2015

La pianta grassa in calzamaglia

Non è ancora diffusissimo in commercio, ma sempre più spesso nei garden center o nei vivai specializzati fa capolino: si tratta del Senecio scaposus.

Il genere Senecio comprende numerosissime specie, anche molto diverse tra loro, e originarie un po' da tutto il mondo. In comune tra di loro hanno fiori simili a quelli degli astri (appartengono alla famiglia delle asteracee), che una volta maturati in pappi diventano dei piccoli soffioni bianchi e pelosi (senex in latino significa "uomo vecchio").

Ho acquistato un esemplare di Senecio scaposus un paio di anni fa, e si è mantenuto bene. Ha emesso nuovi cespi, non è ancora fiorito, e ha una curiosità: tutto il corpo della pianta è involucrato da una specie di membrana chiara, una retìna molto sottile, che le calza addosso come un collant. Se si innaffia molto la pianta in estate, tende a crescere tutto all'improvviso, tanto che la calzamaglia non fa in tempo ad adattarsi al cambiamento e si strappa per la pressione delle foglie ingrossate al suo interno.
La membrana bianca è un altro dei numerosi stratagemmi (come spine molto fitte, articoli ridotti e panciuti, peluria, filamenti papiracei) che le succulente hanno escogitato in natura per proteggersi dalle escursioni termiche.
Una foglia cresciuta velocemente ha strappato il suo involucro protettivo.

Foglie rivestite di membrana intatta.

Coltivate il Senecio scaposus al sole o mezz'ombra, portate all'aperto in maggio e innaffiate con regolarità da aprile-maggio fino a ottobre (quando cominciano i primi freddi sospendete le irrigazioni e riportate al coperto). Fate in modo che cresca in modo armonico, altrimenti si smaglia tutto!