sabato 9 agosto 2014

Dalla Puglia a Merano seconda parte: cartoline dal Meister's Hotel Irma

Chiusa la parentesi Puglia, a metà luglio ho fatto un regalo a mio marito per il suo compleanno: l'ho portato in un bellissimo hotel di Merano, il Meister's Hotel Irma. Di Merano ci siamo innamorati l'anno scorso, in seguito alla visita fatta ai cosiddetti giardini di Sissi.
La scelta dell'hotel è stata mia (eh eh): durante una rapida consultazione di Tripadvisor, l'Hotel Irma mi ha colpito per i giardini di cui è circondato. Ebbhè, il mio punto debole! Nei tre giorni di villeggiatura che ci siamo concessi, il soggiorno ha addirittura superato le aspettative, per la bellezza del luogo, delle camere, per la gentilezza dello staff.

Il Meister's Hotel Irma è circondato da un terreno dal quale sono stati ricavati diversi giardini: il giardino dei cigni, delle rose, delle erbe aromatiche, il giardino delle note... Presente anche una vasca con piante acquatiche e sentieri ombrosi. Nella foto, tavolini in un vialetto di ortensie rosa. Con illuminazione serale: molto romantico.

Il laghetto: una copia di cigni e delle anatre hanno qui la loro dimora. Gli fanno compagnia pesci rossi e cespugli di rose bianche.


Questa mi sa che era la "cigna". Mentre fotografavo, mi seguiva lungo la riva con discrezione. Io mi guardavo bene dal disturbarla, perchè so che i cigni, al di là dell'aspetto leggiadro, sono animali territoriali e aggressivi se infastiditi.

Il piccolo pontile su cui ricade la leggera fronda di un salice.

L'hotel è dotato di numerose piscine, riscaldate, con acqua dolce o salata, interne ed esterne. Nella foto, la vasca con idromassaggio, abbracciata da un piccolo anfieatro di simpatici bossi potati a palla. Felci ed edere contribuiscono ad aumentare il senso di privacy e di raccoglimento in questo angolo di puro relax.

Una sala da pranzo. Adoro le vetrate che si affacciano sul giardino: e questa è meravigliosa. Osservate la maniacale cura dei dettagli degli accessori e degli arredamenti, come d'altronde è in tutte le stanze dell'edificio. L'hotel è gestito personalmente dalla famiglia Meister, che ne è proprietaria. Grande la cortesia con cui accolgono la clientela.

Certe prospettive mi facevano sentire dentro ad una rivista di interiors. Qui, i divani in una sala di lettura, e un gruppo di anatre finte che sembrano correre in frotta verso i cuscini.

Hydrangeae macrophylla e paniculata di tutti i colori arricchiscono le zone d'ombra dei vari giardini. Sono state scelte in prevalenza essenze dalle fioriture ricche ma non "chiassose".

Le rose, a cui è dedicato uno dei giardini, sono le vere protagoniste del parco, coi loro colori e le loro fragranze. Sono state infatti selezionate quelle delle varietà più profumate. I visitatori vengono accolti portando loro in omaggio, sul vassoio dell'aperitivo, una gigantesca rosa damascena.Mi spiace di non aver conservato la mia per farne pot-pourri.

Una delle piscine. Vasi di agapanti azzurri ad ogni angolo di questa vasca rettangolare. Sapore di Costa Azzurra. Da un momento all'altro si direbbe che possa uscire dall'acqua Alain Delon, come in uno di qualche suo film.

La stanza sull'albero. Per due persone. Una ragazza dello staff mi ha assicurato che è la suite più richiesta dell'hotel.
Le poltrone della zona lettura con veranda sul giardino. I clienti possono riposarsi qui per leggere un libro o dopo un trattamento nella zona SPA dell'hotel (ebbene sì, c'è anche quella). Se esiste il paradiso, deve assomigliare un po' a questo posto: poltrona morbida, copertina e vista su giardini di rose.

Il sogno della mia vita: il giardino d'inverno. Una splendida, piccola serra immersa nel bellissimo orto dell'hotel. Fiori, ortaggi, piante aromatiche e alberelli da frutto riempiono le aiuole e sono liberamente frequentabili dai clienti, che hanno il permesso di assaggiare il ribes che sta maturando, cogliendolo dalla pianta. Con rispetto. L'impianto dell'orto è geometrico come da tradizione italiana, ma si rifà, per la mescolanza di piante da fiore ed erbe aromatiche, agli orti tirolesi.

Le sdraio del giardino dello stagno, colmo di piante acquatiche in fiore costantemente visitate da libellule azzurre. Da qui si scorge la terrazza dell'hotel dedicata a ristorante. Come si intuisce dall'immagine, la veranda-attico è un'ariosa e luminosissima terrazza da cui si gode di un panorama bellissimo sulle verdi montagne circostanti. Dovunque, sulla terrazza, rose, in vaso, e rampicanti quali il gelsomino. Soffi di aria e acqua vaporizzata alleggeriscono l'afa delle mattinate più calde (che a Merano sono micidiali).

Mi mancherete, vasi di agapanti bianchi dell'ingresso!
Qui il sito ufficiale dell'hotel. Si tratta di un quattro stelle superior. Se vi sembra un po' caruccio per le vostre tasche, sappiate che accettano anche soggiorni brevissimi di due-tre giorni. I prezzi sono da intendersi a persona. Dall'hotel è possibile raggiungere il centro di Merano a piedi, seguendo un percorso asfaltato, dieci minuti di cammino. Previsto anche un bus per chi non ha voglia o non possa camminare. Chiuso in inverno.

4 commenti:

  1. Ciao Marta, adesso da quelle parti ci sono io (a Bolzano) Che bellezza la vasca attorniata dai bossi! Quanto ci hai sguazzato?

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  2. molto interessante non lo conoscevo :-)

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    1. Carmine, ci tornerei adesso! Facci un pensierino ;-)

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