Molti di voi già la conosceranno: Lidia Zitara è una voce autorevole del giardinaggio italiano, fondatrice del noto forum Compagnia del giardinaggio, blogger con Giardinaggio irregolare, giornalista, autrice di una raccolta di saggi (Giardiniere per diletto è ormai un piccolo cult per chi colleziona libri su piante e giardini). L'ultima fatica editoriale di Lidia è uscita a metà giugno, e si tratta di La piccola estate, edito da Pendragon.
Mentre alcuni "fan" di Lidia cominciavano a lamentare un certo discostamento del blog dalle tematiche più strettamente attinenti il giardinaggio (Lidia si interessa di molte cose, letteratura arte musica fantasy cinema attualità ecc.), ecco che spunta una sua nuova opera, ma in maniera un po' inaspettata (almeno per me) la virata è verso il romanzo, anche se i temi trattati girano sempre intorno al mondo di piante e fiori.
La piccola estate racconta di una ragazza che viene ingaggiata come garden sitter estiva da una famiglia "fuggita" all'estero dopo un improvviso arricchimento. La protagonista ha un carattere tutto suo: un po ' sociopatica, ma in realtà dotata di grande sensibilità, nei mesi in cui si occupa del giardino assegnatole, riflette su un'esperienza giovanile di coltivazione di un giardino pubblico, dimenticato da un intero paese, assieme ad un gruppo di amichetti che si ritrovano di nascosto in quello spazio da loto riscoperto. Il lettore ha così modo di confrontare le due esperienze della ragazza, la passata e la presente, il maturare e l'evolversi nel tempo delle sue amicizie. Occuparsi sempre di giardini "altrui" diventa metafora di una condizione di vita estranea alla spensieratezza di chi non si pone mai domande esistenziali.
Purtroppo, anche di fronte all'evidente talento di chi, con pochi mezzi, sa fare bene il proprio lavoro, la vita non concede tanti regali, e non tutti i sogni della protagonista si avverano.
Finale magistralmente agrodolce; qualche capitolo mi è sembrato un po' appeso ma alcune descrizioni del paesaggio prostrato dalla calura estiva mi hanno affascinata. Peccato che l'editing, almeno nella prima metà del libro, vacilli: ad es.tra p. 55 e 56 si ripete "il canto fresco e ininterrotto dei grilli". Se era voluto, ha solo affievolito un bel passaggio.
Leggete questo libro, è leggero ed intelligente insieme. Corredato da disegni a colori dell'autrice.
L'altro libro, Giardiniere per diletto: una carrellata di piccoli saggi dedicati ognuno ad un fiore diverso, grazie alla quale l'autrice affronta numerosi temi, sociali e politici, tra colti rimandi letterari e sagaci osservazioni, nel tipico stile indipendente e fuori dagli schemi della Zitara. Il mio capitolo preferito è quello sulla "Doppia natura del colore".
Ps: continuano le mie difficoltà tecniche con un pc obsoleto da cambiare. Sto scrivendo con lo smartphone (uno smartaphone) ed è una tortura. Perdonate eventuali svarioni e la foto che si è messa dove ha voluto lei.
Che problemi hai sul pc?
RispondiEliminaSe posso darti una mano....
Il mio netbook era ormai obsoleto, e la scheda driver video on reggeva più il traffico di immagini. Ho rimediato nel frattempo, ti ringrazio. Nuovo acquisto... infatti tornerò presto in attività.
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